I sonnambuli by Hermann Broch

autore:Hermann Broch [Broch, Hermann]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2023-03-16T23:00:00+00:00

Teltscher aveva ritenuto che, per correttezza, si dovesse offrire a Gernerth la possibilità di partecipare al progetto sudamericano. Una partecipazione grazie alla quale, agli occhi di Esch, il progetto avrebbe acquisito maggior solidità. Ma Gernerth rifiutò, adducendo il pretesto della famiglia, che in autunno, appena fosse entrato in vigore il nuovo contratto d’affitto, intendeva prendere con sé. Come socio a Esch non restava dunque altri che quel pallone gonfiato di Teltscher. Con lui naturalmente non c’era da stare allegri, ma ormai non si poteva procrastinare ulteriormente l’iniziativa; Esch cominciò subito le operazioni di reclutamento e si mise alla ricerca di lottatrici da esportare. Magari prima o poi si riusciva davvero a scovare la negra che ancora mancava all’appello e che sarebbe stata, beninteso, un bel divertimento fuori programma.

Passò di nuovo in rassegna osterie e bordelli, e se talvolta provava una sensazione simile alla coscienza sporca era semplicemente perché la signora Hentjen, se mai fosse venuta a saperlo, non avrebbe certo creduto che lui si dedicasse a ricerche simili per ragioni prettamente commerciali. Quasi a dimostrare la sua mancanza di interesse erotico e per crearsi un alibi morale, sia pure assurdo, egli estese queste ricerche anche ai locali frequentati dagli omosessuali, da dove si era finora tenuto timidamente alla larga. Aveva tuttavia il vago sentore che ad attirarlo in quei luoghi fosse anche un altro motivo. Quello che succedeva là dentro avrebbe dovuto – senza alcun dubbio – lasciarlo indifferente, e tuttavia era buffo l’orrore che provava alla sola vista degli uomini che ballavano fra loro guancia a guancia. Non poteva fare a meno di pensare alla sua prima esperienza in uno di quei sordidi tuguri, quando lui, un ragazzo solo al mondo che non aveva quasi conosciuto sua madre, avrebbe tanto voluto darsela a gambe per cercare rifugio da lei, la prima volta in cui aveva visto da vicino un travestito che, con indosso il corsetto e un abito di seta con lo strascico, cantava in falsetto canzoni sboccate. E adesso che era di nuovo in mezzo a quello sconcio, mentre la nausea montava in lui alla vista di quei pederasti, adesso mamma Hentjen, quell’oca, avrebbe pur dovuto capire che razza di divertimento gli offrissero operazioni commerciali del genere! Dio solo sa se non avrebbe preferito rifugiarsi da lei, invece che gironzolare là dentro alla ricerca di un qualcosa di simile all’innocenza perduta. Era addirittura ridicolo pensare di potersi imbattere lì nel presidente di una compagnia di navigazione: quei puttanelli non potevano certo essere merce per un presidente di tale levatura. Vero comunque che da gente simile c’è da aspettarsi di tutto. E poiché in situazioni rischiose l’uomo deve mantenere il controllo di sé, quando i signorini gli rivolgevano la parola Esch non prendeva a pugni quei musi imbellettati; al contrario, era affabile, offriva loro del liquore dolce, si informava se stessero bene e, quando si entrava in confidenza, anche delle loro fonti di reddito e dei protettori che si occupavano del loro sostentamento. Certo, di tanto in tanto si

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